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Una conoscenza in continuo aggiornamento e l’attenzione alle competenze e alle tecnologie hanno fatto sì che l’IMAT diventasse punto di riferimento per la formazione dei marittimi non solo in Italia, ma in Europa. 

Il nostro investimento principale è aver costruito un validissimo gruppo composto da una cinquantina di istruttori accreditati nei settori  di macchina e coperta. Siamo una squadra veramente forte
— Dr. Fabrizio Monticelli

Il dipartimento Project Office è stato avviato allo scopo di fornire un’offerta formativa che si adatti quanto più possibile alle necessità e ai bisogni delle compagnie di navigazione, e ad oggi l’IMAT vanta/gestisce un portafogli clienti che coinvolge la maggior parte dell’armamento italiano e alcune compagnie straniere. Il dipartimento Project Office è stato avviato allo scopo di fornire un’offerta formativa che si adatti quanto più possibile alle necessità e ai bisogni delle compagnie di navigazione, e ad oggi l’IMAT vanta/gestisce un portafogli clienti che coinvolge la maggior parte dell’armamento italiano e alcune compagnie straniere.

Abbiamo messo a punto una struttura in grado di definire quello che noi chiamiamo CMS – Competence Management System. In questo modo Imat è in grado di realizzare per le compagnie di navigazione un sistema di gestione delle procedure, consentendo il monitoraggio continuo del personale sia rispetto all’azienda, sia rispetto ai clienti come, per esempio, avviene nelle pratiche di vetting previste dalle Majors petrolifere per la definizione di un contratto di noleggio di una nave.  
— Dr. Fabrizio Monticelli

Alcune società nord-europee, infatti, nella fattispecie inglesi, invieranno, durante l’anno, il proprio personale (di flotta) per sostenere una serie di corsi attinenti il Polar Code; l’IMAT, infatti, è stato il primo centro in Italia attrezzato a effettuare dei corsi di Polar Code, addestramento e conoscenza necessari per la protezione ambientale delle acque polari e navigazione nelle stesse. Ma non solo: le autorità di Malta hanno già accreditato la struttura per quanto riguarda i corsi Lng base e avanzato; il nuovo simulatore Challenger è il primo in Italia a svolgere la funzione SRTP (Safe return to port). L’obiettivo nel breve termine è quello di completare il progetto Simulation Complex, che permetterà all’IMAT di disporre di 3 simulatori (Challenger, Atlantis e Voyager) ognuno a 360°, e 21 simulatori di navigazione stand alone. Entro il 2021 verranno ampliate le aree di addestramento per i corsi MAMS e antincendio.

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