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Due nuove partnership per IMAT che consolidano la presenza dell’Academy a livello internazionale. Il Centro di formazione italiano ha infatti siglato un accordo con la società olandese Vroon,per la gestionee l’implementazione della formazione e degli assessment pratici dei marittimi perquattro delle principali aziende del gruppo e un Memorandum of Understanding and Cooperation Agreement, insieme a VOS Srle Global Maritime Sp. Z o.o., per lo sviluppo comune di un Professional Development Tool (PDT)specifico per il personale marittimo imbarcato su mezzi Offshore coinvolto in attività operative che richiedono l’uso del mezzo in Posizionamento Dinamico (PD).
Alla consolidata collaborazione con Vroon Offshore Service di Genova, per cui IMAT ha già realizzato un apposito CMS –Competence Management System, si aggiunge da oggi l’intesa con Vroon Offshore Service DenHelder, Livestock Express (con uffici in Olanda e Singapore) e IverShip (Olanda). IMAT, in particolare, prenderà in carico la gestione delle competenze del personale mettendo a punto strumenti di analisi specifici per singolo marittimo,a seconda del ruolo funzionale ricoperto a bordo; sulla base di questo lavoro articolerà i percorsi di formazione più idonei, basandosi su assessment e training pratici presso le strutture del Centro, comprese le attività simulate necessarie per colmare gli eventuali gap riscontrati.
«Il processo terrà conto delle peculiarità operative che caratterizzano le attività delle varie compagnieimpegnate nel settore offshore (PSV-AHTS-DSV), petrolifero e trasporto bestiame,» spiega Cristiano Vattuone, Manager Ship Management di Vroon Offshore Service. «Un particolare programma mirato sarà rivolto alla verifica delle competenze DP – Dinamic Position operation, considerando che molti dei mezzi operati dal gruppoper conto delle principali major sfruttano questa tecnologia che permette all’unità durante le operazioni sotto piattaforme petrolifere, oppure in supporto a drillship, di mantenere il posizionamento anche in situazioni di condizioni meteo-marine avverse garantendo la piena operatività: l’obiettivo è quello di sviluppare programmi per l’analisi delle competenze specifiche dei marittimi non solo tramite simulazioni complesse presso la struttura IMAT, tramite utilizzo di simulatori e attività combinate SIMOPS, ma anche attraverso test e verifiche pratiche a bordo delle unità navali da effettuarsi durante i test DP annual Trial e FMEA necessari e regolamentati dagli enti di classifica e dai requisiti che l’unità deve avere per essere approvata in fase contrattuale».
Va proprio in questa direzione l’accordo siglato per la messa a punto di un nuovo PDT in collaborazione con Global Maritime, società specializzata nelle analisi a bordo FMEA (Failure Mode Effect Analysis) e annual DP trial. Lo strumento integrato, inoltre, terrà conto di tutti i parametri previsti dalle linee guida dell’IMCA (International Marine Contractors Association) e dell’americano MTS (Maritime Technology System), rappresentando sotto questo aspetto una novità assoluta.
Gli accordi siglati nascono dalla scelta perseguita da IMAT fin dalla sua fondazione di farsi soggetto in grado di mettere insieme fabbisogni della compagnia e richieste del cliente in un quadro normativo che, nel caso delle attività proprie a Vroon, risulta particolarmente rigido.
«Il settore offshore – continua Vattuone – è regolato da elevati standard normativi regolamentati da IMCA, ispezioni OVID,CMID e non ultimo dalla “compliance” all’OVMSA (Offshore Vessel Management and Self-Assessment) che prevedono sezioni dedicate alla rispondenza di specifici standard e processi aziendali dedicati alla formazione del personale sia a bordo che presso gli uffici
delle compagnie. La partnership con IMAT rende possibile strutturarsi proprio sotto questo aspetto con dati, statistiche, follow up, analisi di rischio e identificazione a secondo dell’attività che le unità andranno a svolgere».
«La scelta strategica di puntare alla contrattualizzazione con le compagnie garantisce un vantaggio a tutto il sistema dello shipping,» sottolinea l’amministratore unico di IMAT, Fabrizio Monticelli, «permette di innescare processi basati sull’alto contenuto tecnologico e didattico della nostra offerta e di valorizzare al contempo il marittimo come risorsa di qualità operativa e competitività sul mercato per l’armatore. La collaborazione continuativa rende possibile affinare gli strumenti formativi a disposizione assicurando risposte su misura alle esigenze specifiche della singola azienda».

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