Il lavoro dei marittimi è risultato essenziale per superare la fase più critica della pandemia da Coronavirus, garantendo gli approvvigionamenti strategici. Nonostante ciò il settore rischia di essere messo in ginocchio nella fase due dell’emergenza.

Alle misure di contenimento sanitarie nei porti che rendono più complicata l’operatività delle navi si aggiunge il blocco di interi settori produttivi come quello crocieristico e passeggeri. I traffici si contraggono e le misure previste dal governo non garantiscono tutti i lavoratori del mare lasciati a terra. Come non bastasse si aggiunge la problematica del rinnovo dei certificati, senza i quali risulterà a breve impossibile imbarcarsi.

In questa delicata fase per l’intero Paese e per il cluster dello shipping in particolare IMAT conferma la sua vicinanza a tutti i marittimi italiani. Fin da subito si è attivata per superare il blocco temporaneo delle attività didattiche puntando sulle tecnologie digitali. Ad oggi, in collaborazione con il Cardarelli, sono in piena attuazione i corsi Medical Care e First Aid, già consegnati i primi attestati in modalità online, ed ha già pronti altri corsi in e-learning per garantire la continuità della gestione delle carriere degli equipaggi italiani. Al riguardo sta spingendo nei confronti del Comando Generale delle Capitanerie di porto per ottenere le autorizzazioni necessarie per poter erogare i moduli didattici con la modalità Fad – Formazione a distanza.

In attesa delle risposte è impegnata con le maggiori associazioni del settore per garantire tutte le possibile misure di welfare a tutela della categoria. L’obiettivo è superare insieme le difficoltà e contribuire alla ripresa del paese.